Irrigazione sostenibile: la pompa del futuro aiuta gli agricoltori in Kenya
Le piogge sono diventate più irregolari in Kenya a causa dei cambiamenti climatici. In più, le pompe per l’irrigazione utilizzate al momento, alimentate a diesel, sono altamente inquinanti e ad alto impatto di emissioni. Ma una pompa per l’irrigazione a energia solare, nota come Futurepump, ha reso il lavoro più facile per i piccoli agricoltori.
L’acqua è una risorsa scarsa in gran parte delle regioni africane, dove solo circa il 5% della terra coltivata è irrigata, rispetto al 41% dell’Asia. È un fatto ben noto che l’irrigazione è un fattore importante per l’accrescimento della produzione agricola. Ci sono diverse tecniche di irrigazione, che si differenziano in base a come l’acqua ottenuta dalla sorgente viene distribuita nei campi. In generale, l’obiettivo è quello di rifornire d’acqua uniformemente l’intero campo, in modo che ogni pianta abbia la quantità d’acqua di cui ha bisogno — né troppa né troppo poca.
L’obiettivo è rifornire d’acqua uniformemente l’intero campo
In Kenya, oltre alla scarsa disponibilità d’acqua, le pompe per l’irrigazione con motore a diesel al momento disponibili sono un’altra minaccia all’ambiente, con il rilascio di significative quantità di CO2 nell’atmosfera. Con l’inquinamento, la scarsità d’acqua e anche la mancanza di credito, gli agricoltori sono alla ricerca di soluzioni sostenibili per l’irrigazione.
Nello sforzo di aiutare gli agricoltori kenyoti, basandosi sul potenziale del Kenya nel solare, Futurepump ha investito in una pompa alimentata a energia solare, per permettere loro di adottare un modello di irrigazione sostenibile. Inoltre, ha garantito finanziamenti con una certa flessibilità nella restituzione dei prestiti. L’ultima pompa, del valore di 637 dollari, è stata acquistata al prezzo scontato di 414 dollari, con rate di 25 dollari mensili.
Queste pompe per l’irrigazione alimentate a energia solare, combinate con un sistema di gocciolatura a bassa pressione, sono una tecnologia attrattiva che può migliorare significativamente i raccolti, l’efficienza e i profitti degli agricoltori, ma allo stesso tempo evitare un considerevole quantitativo di emissioni di gas serra. Si calcola che la crescita del mercato delle energie rinnovabili potrebbe evitare entro il 2030 l’emissione di quasi 3 milioni di tonnellate di CO2 all’anno.