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Economia collaborativa

Startups: un Villaggio in piena fioritura a Parigi

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Source: Le Village by CA

Il Villaggio di CA – questo nome misterioso ha subito attirato la curiosità generale. Sono villaggi creati da Crédit Agricole (CA), startups abilitate, piccole e medie imprese insieme a gruppi più grandi si sono riuniti con il comune obiettivo di cooperare per innovare e dare una spinta all’economia regionale. A Parigi, il Villaggio si sviluppa presso la Boétie Street, nel cuore finanziario della città. Ha 400 abitanti, 90 startups e 40 compagnie come partners.

Il Villaggio di CA, annidato nella capitale francese, funziona da incubatore per startups. Fondato nel 2014, ha permesso a queste giovani compagnie di raggiungere un fatturato di 35 milioni di euro. Tra esse ci sono Early Birds e Sharepay, che sono state inserite tra le 100 startups in cui è fortemente consigliato investire, secondo il magazine Challenge.

Source: Le Village by CA
Source: Le Village by CA

Proprio come un villaggio, Le Village di CA ha una piazza a mo di paese. C’è un sindaco che ha la responsabilità di dirigere tutte le attività. Al suo interno, le compagnie fioriscono come in una vera comunità. Ad esse sono forniti gli strumenti per la crescita e i contatti di imprenditori esperti – come notai o avvocati – che non esitano a condividere le loro esperienze acquisite nel settore.

Il Villaggio ci permette di spingere i nostri limiti e di esplorare aree che prima non conoscevamo.

Il Villaggio include anche partner come Microsoft, IBM, Hewlett Packard, Sanofi, Sodexo e Engine. Un rappresentante designato del Villaggio incontra le startups una o due volte a settimana. In generale però, non tutti ricevono supporto finanziario.

Source: Le Village by CA
Source: Le Village by CA

All’interno del Villaggio è sprigionata energia pura. Le risorse e le conoscenze di alcuni sono condivise con molti. È un modello di business orizzontale, dove ognuno può contribuire allo sviluppo del processo. Annualmente, il Villaggio di CA a Parigi organizza circa 800 eventi: lancio di prodotti, conferenze stampa, ogni evento trova il suo spazio.

Una startup rimane nel Villaggio per una media di 23 mesi. Una volta svezzate, le compagnie rimangono in contatto attraverso network studenteschi. La domanda da parte delle startups è in aumento: più di 1,000 domande sono state registrate in soli 18 mesi.

Regioni come Rouen e Besançon sono in attesa dei loro primi Villaggi, in arrivo per l’inizio del 2017. Gli abitanti dei vari Villaggi possono incontrarsi, sollecitare il sostegno l’un l’altro e diffondere il loro know-how. Il Villaggio di CA ha le sue premesse in altre città del mondo, come New York, Londra, Mosca e Shanghai. Ogni startup può quindi evolvere in un ambiente che crea valore e innovazione.

Biblioteca delle cose: perché comprare quando si può condividere?

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Credit: static1.squarespace.com

Pulitori di tappeti, falciatori di prati o attrezzature da campeggio non sono strumenti di tutti i giorni. Dunque perché comprarli? Creata per essere un’alternativa efficiente all’acquisto, la Libreria delle Cose è uno spazio amichevole e innovativo dove si possono noleggiare tantissime cose a un prezzo davvero basso. Questo nuovo movimento, fondato sull’economia collaborativa, sta assistendo a vero boom tra diverse comunità in giro per il mondo.

Source: pexels.com
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Sempre più persone credono in un futuro di condivisione e prestito. Le biblioteche delle cose sono spazi che sono emersi per promuovere l’efficienza e una maglia di solidarietà nelle comunità. Alle persone viene offerto un largo spettro di strumenti che possono prendere in  prestito a prezzi molto bassi. Questi spazi stanno diventando i punti focali per un reciproco aiuto dove gli individui possono condividere ugualmente la propria conoscenza riguardo gli argomenti più disparati.

Le biblioteche delle cose stanno spuntando come funghi in Regno Unito, USA, GErmania, Olanda e Canada. Tutte condividono la stessa visione: dare alla gente accesso a ciò di cui ha bisogno una volta ogni tanto in modo da permettergli di risparmiare. Queste biblioteche stanno gradualmente assumendo la forma di un genuino network globale.

A Londra, è stato convertito in una biblioteca delle cose un vecchio container, dopo una serie di aperture-test provvisorie. La sua creazione è stata resa possibile attraverso donazioni e crowdfunding. La Biblioteca delle cose di Londra è stata protagonista di un’impennata nel numero di membri, acuti nell’unirsi a questo nuovo modello di business.

Qui, le persone possono noleggiare utensili elettrici o da cucina dopo aver controllato la disponibilità online tramite un account gratuito. Il cofondatore della Biblioteca delle cose di Londra, Bex Trevalyan, è categorico riguardo questa forma di commercio:

“Tutti dovrebbero essere in grado di accedere a cose utili, che migliorino la nostra vita, quando ne abbiamo bisogno.”

Credit: spheric.ro
Credit: spheric.ro

Per essere efficienti e rimanere leali ai bisogni della comunità, il team risponde ai feedback dei clienti. Grazie anche a questi, è passata dall’offrire semplici strumenti a fornire servizi. Se avrete mai bisogno di un DJ a domicilio, promuovere un evento o pianificare un workshop, dovreste considerare di andare a bussare alla Biblioteca delle cose più vicina a casa vostra.

Negli USA e in Germania, la Biblioteca delle cose è più diversificata. Utensili e libri sulla cucina sono tra le cose più apprezzate e ricercate negli spazi. I membri possono accedere a un gran numero di strumenti e elettrodomestici senza dover spendere molto. Altre Biblioteche delle cose offrono kit ricreazionali, strumenti per la scienza e la tecnologia o la musica. I più eccentrici mettono a disposizione cose come collari o giocattoli. A Toronto, The Sharing Depot, la prima Biblioteca delle cose in Canada, sta avendo un buon successo e si è già espansa in altri quattro siti. I membri possono noleggiare equipaggiamenti da campeggio oltre ad articoli sportivi  o da festeggiamenti.

Tuttavia, ci sono certi criteri da rispettare per essere in grado di condividere i propri strumenti. Generalmente, i team delle biblioteche procedono col verificare che siano di buona qualità e sicuri da usare, specie per quanto riguarda i dispositivi elettrici.

Al tempo stesso, questo condividere e noleggiare sta rafforzando il sentimento di fratellanza in tutte le comunità. Questo tipo di economia collaborativa sta vedendo un trend inusitato e, secondo gli esperti, “irreversibile”. Si prevede che questa tendenza porterà a un uso efficiente delle risorse e, dunque, a economie più sane.

Perù: ITYF cambia la vita di 30 mila famiglie

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Sembrando Training

In Perù, le principali attività economiche sono le miniere, l’industria pesante, l’agricoltura e la pesca. Il livello di povertà è di circa il 26% e le popolazioni indigene vivono in condizioni gravissime nelle Ande. Una ONG locale, ITYF, sostenuta da mezzi di sussistenza, sta aiutando a combattere la deforestazione e a migliorare la vita di 30 mila famiglie nelle regioni Huancavelica e Ayacucho. Keep Reading

In Francia esplodono le iniziative locali per il cibo organico

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20 familles

In diverse zone della Francia, gruppi di cittadini si riuniscono per organizzare attività sostenibili per l’acquisto di cibo organico. Ci siamo fermati a Champagnè-Saint-Hilaire, una città nella zona di Vienne, Poitou-Charentes. (Articolo pubblicato da Helen Bannier in We Demain, 26 Settembre 2016. Diritti fotografici: Claire Marquis) Keep Reading

Iniziative locali promuovono lo sviluppo rurale e la riduzione della povertà in India

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SEWA fr cover

Una cooperativa incoraggia lo sviluppo rurale e la riduzione della povertà in India, attraverso iniziative locali il cui obiettivo è di valorizzare le donne e i giovani che vivono in aree rurali. È questo, a grandi linee, lo scopo di SEWA (Self Employed Women Association — Associazione delle Lavoratrici Autonome), basata nello stato occidentale del Gujarat. Keep Reading

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