Nell’area occidentale del Kenya, gli agricoltori erano costretti ad affrontare numerose difficoltà e non riuscivano a guadagnare abbastanza per sopravvivere. Grazie a un progetto diviso in tre parti, ora trentamila agricoltori possono migliorare il proprio tenore di vita attraverso pratiche di agricoltura sostenibile e grazie alla creazione di valore “latte–acqua–carbonio.” La zona di Monte Elgon, situata al confine tra Uganda e Kenya, era economicamente sottosviluppata. L’area era soggetta a deforestazione, per colpa di pratiche agricole grossolane. I pascoli incontrollati e l’erosione del suolo hanno un impatto diretto sulla biodiversità locale e sulla fertilità della terra. Hanno anche minacciato l’ecosistema del Lago Vittoria, perché grandi quantità di sedimenti sono trasportati fin qui dai fiumi. I raccolti e la produzione di latte sono molto esigui e gli agricoltori non hanno un mercato stabile.
Con questa partnership innovativa, ci sarà l’implementazione di pratiche agricole intelligenti, per incrementare in modo sostenibile i raccolti e la produzione di latte, con diversificazione dei seminati e un nutrimento efficiente per il bestiame.
Fortunatamente, Livelihoods Fund e Brookside Dairy, la più grande compagnia di caseifici dell’Africa Orientale, insieme a Vi Agroforestery — una ONG svedese con una documentata esperienza nell’agricoltura sostenibile — hanno deciso di collaborare per aiutarli. I protagonisti di questo progetto sono determinati a combattere la povertà e il degrado ambientale, favorendo allo stesso tempo una filiera sostenibile. Il rimboschimento lungo le rive del fiume ridurrà l’erosione del suolo, aiuterà a proteggere il Lago Vittoria e, allo stesso tempo, rigenererà 20 mila ettari di terra.
Con questa partnership innovativa, ci sarà l’implementazione di pratiche agricole intelligenti, per incrementare in modo sostenibile i raccolti e la produzione di latte, con diversificazione dei seminati e un nutrimento efficiente per il bestiame. “Questo progetto innovativo renderà più facili le vite delle persone che vivono nel Kenya occidentale. Ma speriamo anche che questo tipo di responsabilità sociale d’impresa sarà replicata in giro per il mondo, per combattere la povertà, la fame e il cambiamento climatico,” dice Henrik Brundin, vice amministratore delegato di Vi Agroforestry.
I 30 mila agricoltori locali parteciperanno al progetto attraverso 1200 gruppi e 15 cooperative già esistenti. In seguito, si formerà una filiera sostenibile su una base vantaggiosa sia per gli agricoltori sia per Brookside, sul lungo termine. I primi provvederanno al mangime per le vacche per tutto l’anno, evitando i pascoli incontrollati e incrementando sostanzialmente la produzione casearia. Brookside Dairy si è impegnata a comprare il latte prodotto dagli agricoltori attraverso Danone, che ha un interesse nella vendita di questo latte.
Il direttore generale di Brookside, Emmanuel Kabaki, ha spiegato che “se un agricoltore incrementa la produzione di latte, per esempio, da 5 a 10 litri al giorno, troverà un mercato garantito. Come risultato, l’agricoltore certamente trarrà beneficio dall’incremento di reddito.” In effetti, si stima che i redditi degli agricoltori saranno raddoppiati.
Secondo le aspettative, il progetto avrà anche effetti positivi attraverso l’incremento dei raccolti a scopi alimentari di sussistenza del 30%, con l’ambizione di iniettare nell’economia locale 2 miliardi di scellini kenyani. Bernard Giraud, presidente di Livelihoods Venture, ha detto che il progetto “apre la strada per nuovi modelli di investimento, dall’impact investing a modelli basati sulla performance, che uniscono finanziamenti pubblici e privati.” Le società coinvolte nel progetto dovrebbero ottenere un milione di tonnellate di carbon credit attraverso questa iniziativa.
