Un “Keyhole Garden” è una tecnica di giardinaggio innovativa, usata per combattere la malnutrizione nelle regioni più povere del mondo. E si è dimostrata particolarmente efficace in Uganda, Leshoto e Guatemala.
Si tratta di un concetto rivoluzionario del giardinaggio, inizialmente creato da istituti della carità per aiutare le famiglie povere e specialmente quelle che soffrivano di malnutrizione.
I “Keyhole Garden” sono un modo creativo per cercare di tirare fuori le famiglie dalla povertà, usando risorse facilmente disponibili che però vengono spesso sprecate.
Un “Keyhole Garden” è un piccolo orto facile da costruire anche in spazi moto stretti. È di forma circolare, costeggiato da un muro fatto di sassi e con pozzo al centro che viene utilizzato come dispensario dell’acqua e per il concime comune.
La base, fatta con paglia, rami e perfino lattine usate, assicura una lenta ed omogenea diffusione di nutrienti.
Questi orti vengono costruiti vicino alle case, sono quindi molto accessibili e risparmiano ai proprietari la fatica di percorrere grandi distanze per prendersi cura di piante e semi. Inoltre, il fatto che sono costruiti su un livello rialzato li rende meno inclini ad essere distrutti da temporali e alluvioni.
Con questo tipo di giardino, ai rifiuti viene data una nuova vita. Le bucce di frutta e verdura e le acque reflue vengono depositate nel pozzo centrale. Decomponendosi, vanno a creare concime e provvedono direttamente al nutrimento del suolo.
Una grande varietà di piante, ortaggi e frutta può nascere da questi piccoli pezzi di terra. Così le famiglie indigenti hanno a disposizione del cibo adeguato e i loro bambini, prima malnutriti, crescono sani grazie a questi nuovi prodotti che arricchiscono la loro dieta.
Inoltre, le famiglie che hanno un surplus di semi li possono vendere e, con il ricavato, provvedere ad altre spese.
In Guatemale i “Keyhole Garden” sono diventati la spina dorsale di molte famiglie vulnerabili, composte da madri vedove o abbandonate che hanno l’enorme responsabilità di crescere i propri figli da sole.
Associazioni caritatevoli, come Food for the Hungry, stanno facendo tutto il possibile per offrire a queste famiglie ricette e corsi di cucina.
È un ottimo modo per condividere conoscenze e competenze. Come gruppi, le famiglie con un “Keyhole Garden” si supportano a vicenda, mettendo in pratica ciò che hanno imparato.