È una principessa, ma invece che abitare in un castello l’amministratore delegato di AbzeSolar aiuta le donne e le ragazze del suo paese. Conosciamo meglio Sua Altezza Reale la Principessa Abzeita Djigma del Burkina Faso, la quale ha dato vita all’iniziativa MAMA-LIGHT®.
Intervistata da Inspir’Action.news durante la Conferenza di Collaborazione tra Paesi Africani (Africa Partnership Conference), organizzata alle Mauritius dalla Commissione per gli Investimenti, Abzeita Djigma ha spiegato che il suo progetto è quello di dare potere allo strato più basso della piramide sociale. “Io stessa vengo da una zona rurale dell’Africa. I miei genitori mi hanno mandata a studiare in Europa, e dopo aver studiato finanza, contabilità e ingegneria (solare) sono tornata qui per aiutare la mia gente.”
Ma per quale motivo si è dedicata a questa causa? “In quanto principessa Mossi e discendente diretta della Principessa Yennenga, ho voluto assumermi le mie responsabilità e fornire alla gente del vecchio Regno di Mossi mezzi e strumenti per crescere e diventare più forte. Ho capito che la mancanza di luce ed energia sono fattori che ostacolano lo sviluppo della mia gente.”
La Principessa ha perciò dato vita all’“Iniziativa MAMA-LIGHT® per l’Energia Sostenibile”, che mira a fornire luce agli studenti ed energia, quindi potere, alle donne e alle piccole imprese che sono così in grado di costruire un futuro migliore e sostenibile per loro stesse e per i loro figli.
L’ “Iniziativa MAMA-LIGHT® per l’Energia Sostenibile” trasforma la luce del Sole in energia. La Principessa Abze Djigma ha sviluppato diversi prodotti che possono essere usati in ambito domestico o in diverse attività: i prodotti principali sono il Riscaldamento ad Energia Solare, le Pompe ad Acqua ad Energia Solare, la Lampada Portatile ad Energia Solare, i Sistemi Domestici ad Energia Solare, i Lampioni ad Energia Solare e i Pannelli Solari.
“Dare autonomia alle donne vuol dire darla a tutta l’umanità” – Principessa Djigma
Il quartier generale di AbzeSolar è a Bamako, la capitale del Mali. L’iniziativa è nata nella zona occidentale dell’Africa, per poi spostarsi verso altri Paesi in via di sviluppo del continente senza sbocco sul mare. “Per me il punto di partenza è il rispetto della gente del luogo, il saper identificare e capire di che cosa si occupa, che cosa può e che cosa vuole fare, in modo tale da sviluppare nuove soluzioni energetiche per aiutarla ad essere più indipendente. Dare autonomia alle donne significa darla a tutta l’umanità”, ha dichiarato la Principessa Djigma.
La Djigma ha constatato che si può agire su più livelli: “Fornendo loro luce, per esempio tramite una lampada, la vita può cambiare radicalmente a livello locale: le famiglie hanno a disposizione un ambiente più confortevole durante la notte; i bambini possono studiare la sera e i genitori possono andare al lavoro e guadagnare. Anche il livello di inquinamento e di rischio d’incendio è diminuito. Inoltre, la sensazione è che la gente sia fiera che sia uno del luogo a dar loro una mano”.
L’iniziativa e le opere di Sua Altezza Reale hanno attirato l’attenzione delle organizzazioni internazionali, specialmente delle Nazioni Unite. “Essendo io per prima una donna che proviene da una zona rurale, ai vertici internazionali rappresento e tutelo i diritti delle donne che vivono nei Paesi in via di sviluppo: so ciò di cui hanno bisogno e dialogo con le organizzazioni internazionali affinché si muovano nella giusta direzione”, conclude la Principessa.