In Uruguay si stanno accumulando rifiuti, mentre i materiali sono carenti. Tuttavia, un’associazione chiamata Tagma ha deciso di costruire una scuola 100% sostenibile. L’edificio è costruito principalmente con materiali riciclati ed è energeticamente autosufficiente, e insegnerà ai bambini a consumare e riciclare meglio.
Dall’inizio dell’anno il villaggio di Jaureguiberry sta lavorando su questo progetto.
In questo piccolo villaggio uruguaiano di 400 abitanti ci sono ora più di 200 volontari provenienti da tutto il mondo che stanno costruendo questa nuova strutture pubblica: la “Escuela Sustentable”.
Questa scuola innovativa risolve due problemi che riguardano il Pese.
Nono stante in Uruguay ci sia il più alto tasso di alfabetizzazione e il Paese abbia un sistema di istruzione funzionante, purtroppo la mancanza di attrezzature, soprattutto nelle campagne, è un maggiore ostacolo per la diffusione dell’educazione. Inoltre, il Paese produce molti rifiuti, ma non riesce a smaltirli o riciclarli.
La Escuela Sustentable è stata progettata per questi due motivi: la scuola, costruita con oltre il 60% di materiale riciclato, permette ai bambini dei villaggi della zona di avere accesso alla stessa formazione possibile nelle grandi città.
Lattine, bottiglie di plastica, scatole di cartone, vecchi pneumatici: i rifiuti della vita di tutti i giorni sono stati utilizzati nella realizzazione di questa struttura. E tutti ne stanno beneficiando: i rifiuti stanno avendo una seconda vita e un centinaio di bambini si incontrano a scuola per imparare felici.
L’obiettivo è quello di insegnare giardinaggio ai bambini, in modo che lo possano fare anche a casa. In questa scuola, al centro dell’educazione c’è in particolarmente sulla natura, i suoi fenomeni e la sua salvaguardia.
Ma la scuola non si ferma a ripulire le strade dei suoi rifiuti. È anche progettata per essere completamente autosufficiente dal punto di vista energetico: il tetto è ricoperto di pannelli solari per generare elettricità e il riscaldamento di cui ha bisogno.
Dal punto di vista ambientale, la scuola scommette sul recupero, il trattamento e la conservazione di acqua piovana: sufficiente per alimentare i bagni, la cucina e il giardino.
Inoltre, il Paese produce molti rifiuti, ma non riesce a smaltirli o riciclarli.
L’edificio ha anche piccole coltivazioni biologiche, utilizzate per servire in mensa anche prodotti freschi. Lo scopo è anche quello di insegnare giardinaggio ai bambini, in modo che si possano riprodurre a casa. In questa scuola, al centro di formazione è particolarmente sulla natura, i suoi fenomeni e la sua protezione. i bambini della scuola sono ben consapevoli dei principi di sviluppo sostenibile, il riciclo e il riutilizzo dei materiali: la conoscenza che consentano loro di innovare nella loro vita quotidiana e rafforzare le risorse a basso costo.
L’obiettivo è quello di insegnare giardinaggio ai bambini, in modo che lo possano fare anche a casa. In questa scuola, al centro dell’educazione c’è in particolarmente sulla natura, i suoi fenomeni e la sua salvaguardia. Gli alunni sono ben consapevoli dei principi dello sviluppo sostenibile, il riciclo e il riutilizzo dei materiali: conoscenza che consentirà loro di rinnovare la loro vita quotidiana e migliorare le risorse a basso costo.