Il paese di Saint-Pierre-de-Frugie in Dordogna, Francia, ha l’aspetto abbandonato tipico di un villaggio del Far West. Il tempo sembrava essersi fermato, fino a quando Gilbert Chabaud, neo sindaco della regione, non ha deciso di utilizzare l’ecologia per ridare vita al paese morente.
Oggi, quando un turista arriva a Saint-Pierre-de-Frugie in Dordogna, vi trova un paesaggio verde e fertile in cui immergersi.
Intorno a lui, una terra ricca di colline e alberi e una meravigliosa campagna abitata da api, farfalle e uccelli. Il paese, abitato da circa 400 cittadini, freme di vivacità.
Una decina di anni fa, tuttavia, lo scenario di Saint-Pierre-de-Frugie era sinonimo di desolazione: le strade erano deserte, le case si svuotavano una dopo l’altra e l’unica scuola si era trasformata in un edificio spettrale privo di anima. All’epoca, il paese sembrava essere destinato a venire abbandonato completamente.
Dopo essere stato eletto sindaco della regione nel 2008, Gilbert Chabaud si è dichiarato deciso a far risorgere dalle ceneri la sua città natale. Il suo obiettivo era quello di far sì che i giovani non lasciassero il paese per cercare lavoro altrove, e che la cittadina diventasse un luogo accogliente in cui gli anziani potessero vivere felici: il suo desiderio era fornire agli abitanti i mezzi necessari per creare una fiorente comunità locale.
I cittadini diventano l’emblema della produzione agricola organica della regione.
Fermamente convinto che l’ecologia potesse portare grandi miglioramenti, Chabaud ebbe la brillante idea di vietare tutte le forme di pesticidi e di metodi di protezione delle piante. Questa decisione riscosse, in un primo momento, un grande scetticismo, fino a quando i cittadini non capirono che questo era solo la prima fase di un più ampio progetto ben pianificato.
Infatti, l’obiettivo del lungimirante neo eletto sindaco era quello di ridare vita al paese grazie alla permacultura: un progetto visionario, basato su risultati a lungo termine. Egli vedeva i cittadini, inclusi gli agricoltori, come emblema della produzione agricola organica della regione.
Dopo l’introduzione della permacultura, gli abitanti impararono in fretta e iniziarono a produrre e vendere prodotti organici.
Sulla stessa linea, Gilbert Chabaud progettò e realizzò proprio alle porte del paese un giardino vegetale che poteva essere condiviso da tutti gli abitanti, in cui veniva coltivata frutta e verdura organica così come piante medicinali. L’acqua usata per l’irrigazione viene raccolta da uno stagno nelle vicinanze tramite un sistema idraulico ecologico.
Una volta miglioramento l’ambiente, il sindaco ha deciso di acquistare i terreni acquitrinosi intorno al paese per dare il via alla seconda fase del progetto “ecoturismo”.
Tra le altre cose sono stati realizzati nuovi sentieri per gli escursionisti: così come gli uccelli e gli insetti, un tempo scomparsi dalla zona, sono tornati, anche gli escursionisti stanno scoprendo questo nuovo rigoglioso paesaggio. Per dar loro alloggio, la scuola abbandonata è stata trasformata in un cottage.
Ai bambini del paese adesso viene insegnato col metodo Montessori, il sistema educativo e pedagogico sviluppato da Maria Montessori, grazie a un professore che ha preso parte alla trasformazione ecologica del paese.
Si è anche aperto un negozio di alimentari che vende prodotti organici, dando così agli agricoltori locali la possibilità di vendere i loro prodotti.
Grazie alla vendita di latte di mucca, carne di manzo, pane, salumi, succhi di frutta fresca, sidro e persino birra, gli abitanti di Saint-Pierre-de-Frugie possono finalmente vivere la loro vita in tranquillità senza dover lasciare il paese.
Benché Gilbert Chabaud sia soddisfatto dei propri risultati, non vuole fermarsi qui: il suo prossimo progetto è quello di rendere il paese di Saint-Pierre-de-Frugie completamente autosufficiente dal punto di vista energetico, un progetto che renderà la cittadina ancora più famosa in Francia e nel resto del mondo.