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Solar panels save the nomads of Mongolia

I pannelli solari che salvano i nomadi della Mongolia

in Energie rinnovabili by

L’ecoregione delle praterie della Manciuria in Mongolia è casa di una delle ultime culture nomadi sopravvissute al mondo. Anche se si estende oltre 965,600 chilometri quadrati tra la Russia e la Cina, la Mongolia ha una popolazione di soli 3 milioni di abitanti, di cui circa un quarto consiste di pastori nomadi.

Grazie a tecnologie sempre più accessibili, i cambiamenti degli stili di vita sono inevitabili in questo Paese in cui circa un milione e 200mila di persone vivono nella capitale di Ulan Bator.

Tuttavia, queste conversioni contribuiscono sorprendentemente a far crescere anche l’antica tradizione nomade.

Al fine di non costringerli ad abbandonare le loro tradizioni e la steppa della Manciuria per integrarsi alla vita urbana, il governo ha trovato una pratica soluzione per aiutarli ad adattarsi alla modernizzazione in modo leggero ma efficace.

Con l’aiuto della Banca Mondiale, il governo della Mongolia ha offerto pannelli solari a disposizione dei nomadi. Questa grande iniziativa è un vero successo nello sviluppo della vita della Mongolia nella steppa. Infatti, il paesaggio aveva già cominciato a deteriorarsi lentamente.

Molti pastori si sono sentiti obbligati a dire addio alle tradizioni risalenti ai tempi di Gengis Khan — alcuni si sono trasferiti in aree urbane in cerca di istruzione, occupazione, e comfort moderni.

Tuttavia, i pannelli solari hanno dimostrato di essere veri e propri salvavita per le persone che hanno avuto poco o nessun accesso a servizi energetici moderni. Non solo hanno un basso impatto ambientale, ma quelli portati permettono agli agricoltori di avere sempre con sé un generatore di corrente elettrica.

Le famiglie possono per la prima volta usare lampadine e frigoriferi, grazie all’energia solare.

I pannelli solari permettono anche di caricare i telefoni cellulari. Così, molte famiglie nomadi possono mandare i propri figli in città per frequentare la scuola con più serenità: prima dell’avvento di pannelli solari, gli agricoltori non avevano modo di caricare i loro telefoni cellulari e quindi non erano in nessun modo in grado di comunicare con i bambini.

È così che i nomadi mongoli possono finalmente permettersi di avere televisori e radio alimentate da pannelli solari. Continuano a condurre una vita in costante movimento, ma rimangono ben informati, soprattutto sulle previsioni del tempo, vitali per pianificare i loro viaggi.

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